Eventi avversi maggiori perioperatori cardiovascolari e cerebrovascolari associati a chirurgia non-cardiaca
Gli eventi avversi cardiovascolari e cerebrovascolari ( MACCE ) sono una fonte significativa di morbilità e mortalità perioperatoria dopo la chirurgia non-cardiaca.
E' stata valutata la tendenza negli esiti cardiovascolari perioperatori e la mortalità dopo chirurgia non-cardiaca maggiore e sono stati identificati i sottotipi chirurgici associati a eventi cardiovascolari utilizzando un ampio database dei ricoveri ospedalieri negli Stati Uniti.
I pazienti sottoposti a chirurgia maggiore non-cardiaca dal 2004 al 2013 sono stati identificati utilizzando il campione nazionale ospedaliero.
Sono stati valutati nel corso del tempo i MACCE perioperatori ( esito primario ), definiti come mortalità in ospedale, mortalità per tutte le cause, infarto miocardico acuto ( IMA ), o ictus ischemico acuto.
Tra 10.581.621 ricoveri ( età media 65.74 anni; 5.975.798 pazienti di sesso femminile 56.60% ) per chirurgia non-cardiaca maggiore, MACCE perioperatori si sono verificati in 317.479 ricoveri ( 3.0% ), corrispondenti a una incidenza annuale di circa 150.000 eventi.
Gli eventi avversi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari si sono verificati più frequentemente nei pazienti sottoposti a chirurgia vascolare ( 7.7% ), toracica ( 6.5% ) e a trapianto ( 6.3% ).
Tra il 2004 e il 2013, la frequenza di MACCE è scesa dal 3.1% al 2.6% ( P per trend inferiore a 0.001; odds ratio aggiustato, aOR, 0.95 ), guidata da un declino nella frequenza di morte perioperatoria ( aOR=0.79 ) e infarto miocardico acuto ( aOR=0.87 ), ma con un aumento di ictus ischemico perioperatorio dallo 0.52% del 2004 allo 0.77% del 2013 ( P per trend inferiore a 0.001; aOR=1.79 ).
In conclusione, MACCE perioperatori si verificano in 1 ogni 33 ricoveri per chirurgia non-cardiaca.
Nonostante la riduzione del tasso di mortalità e di infarto miocardico acuto tra i pazienti sottoposti a chirurgia non-cardiaca negli Stati Uniti, l’ictus ischemico perioperatorio è aumentato nel corso del tempo.
Sono necessari ulteriori sforzi per migliorare l'assistenza cardiovascolare nel periodo perioperatorio dei pazienti sottoposti a chirurgia non-cardiaca. ( Xagena2017 )
Smilowitz NR et al, JAMA Cardiol 2017; 2: 181-187
Cardio2017 Neuro2017 Chiru2017
Indietro
Altri articoli
Tenecteplase versus Alteplase negli eventi cerebrovascolari ischemici acuti: studio TRACE-2
C'è un crescente interesse nella sostituzione di Alteplase ( Actilyse ) con Tenecteplase ( Metalyse ) come trattamento trombolitico preferito...
Mortalità ed eventi cerebrovascolari dopo le procedure di gestione del disturbo del ritmo cardiaco
Il riconoscimento dei tassi e delle cause di esiti di morte ed eventi cerebrovascolari dopo le procedure di gestione del ritmo...
I livelli di acido urico possono predire gli eventi cerebrovascolari nelle donne in postmenopausa
Gli alti livelli di acido urico sono in grado di predire in modo indipendente gli eventi avversi cardiovascolari e la...
Mortalità ed eventi cerebrovascolari dopo ablazione transcatetere a radiofrequenza della fibrillazione atriale
La fibrillazione atriale è associata a un significativo aumento del rischio di ictus e di mortalità. Non è chiaro se...
Rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e coronarici con l’uso di farmaci anticonvulsivanti nelle cure di routine
Gli anticonvulsivanti di più vecchia generazione che inducono fortemente l’attività del sistema enzimatico citocromo P450 producono alterazioni metaboliche che possono...
Associazione di eventi cerebrovascolari con l'uso di antidepressivi
E' stato condotto uno studio case-crossover su 24.214 pazienti con ictus inseriti nel National Health Insurance Research Database di Taiwan...
Gli ormoni dello stress predicono nuovi eventi cerebrovascolari dopo attacchi ischemici transitori
L’attacco ischemico transitorio ( TIA ) è un forte predittore di successivo ictus. L'ormone ipotalamico dello stress copeptina è un...
Malattia di Fabry: progressione della nefropatia e prevalenza di eventi cardiaci e cerebrovascolari prima della terapia di sostituzione enzimatica
Nella malattia di Fabry, l’accumulo progressivo dei glicolipidi conduce a un danno d’organo; tuttavia l’incidenza di eventi renali, cardiaci e...
Studio SPARCL: il trattamento con statine migliora l’esito degli eventi cerebrovascolari ischemici
Esperimenti di laboratorio hanno indicato che le statine riducono la gravità dell’ictus e migliorano i suoi esiti. E’ stata condotta...